Il mercato mondiale dell’intrattenimento sex adult è un ecosistema in continua crescita e per rendersene conto basta guardare i dati delle statistiche sia a livello globale che nei singoli Paesi.
Nonostante sia da sempre, nell’immaginario culturale collettivo, un lavoro prettamente femminile, le ricerche degli ultimi anni hanno dimostrato come una percentuale in crescita sia occupata da sex worker transgender, mentre una piccola porzione vede protagonisti anche uomini, che si inseriscono sia nel mercato eterosessuale che omosessuale.
Se il lavoro offline dei e delle sex worker è regolamentato in pochissimi Paesi, mentre nella maggior parte è illegale anche se praticato in autonomia, ossia senza il coinvolgimento di organizzazioni terze, la storia cambia radicalmente se si guarda al panorama del mercato online.
Se si pensa alle caratteristiche del mercato di contenuti sex adult offline, si intuisce subito perché molte più persone preferiscono vendere contenuti solamente online.
Grazie al web, infatti, i sex worker possono lavorare in totale autonomia, gestendo i propri impegni e, non meno importante, i propri guadagni. Si possono pubblicizzare sui propri siti personali o aderire a campagne su siti specializzati dedicati a contenuti sex adult.
È in questo panorama che piattaforme come OnlyFans hanno preso sempre più piede, arrivando a generare un fatturato pari a 6 miliardi.
Il boom di OnlyFans nel mercato sex adult
A seguito della pandemia, il già crescente mercato dei contenuti per adulti è stato protagonista di un vero e proprio boom economico. Se prima della pandemia da Covid-19 la maggior parte dei creator presenti sulle piattaforme di adult content erano persone che lavoravano già in questo settore, la crisi economica mondiale ha portato moltissimi ad approcciarsi alle piattaforme di vendita di contenuti personali.
Quando l’ondata causata dal periodo di stasi sociale ed economica si è concluso, il processo aveva ormai preso piede, aumentando la consapevolezza sul sex work e iniziando un processo sociale che sta depenalizzando da un punto di vista morale questa tipologia di lavoro.
Se gli individui sono davvero liberi, perché non possono utilizzare il proprio corpo per lavorare? La risposta di molti e molte sex worker a chi rinnega l’esistenza e la validità di questo lavoro è molto semplice: se esiste la domanda, perché non può esserci offerta?
I dati di una delle più grandi piattaforme legate alla condivisione e alla vendita di contenuti adult lo dimostrano. Basti pensare che da novembre 2020 OnlyFans ha registrato 400 milioni di dollari di entrate, con una crescita del 540% se si paragona il dato a quello dell’anno precedente.
Secondo Forbes, in pochi anni il numero dei creator che pubblicano contenuti regolarmente sulla piattaforma ha superato 1,6 milioni, includendo anche VIP conosciuti in tutto il mondo come Dj Khaled, Fat Joe, Rebecca Minkoff e Cardi B.
L’ascesa dei contenuti per adulti: i dati
Per comprendere meglio la fortuna e il propagarsi della fruizione dei contenuti per adulti, si possono osservare i dati di OnlyFans, il sito che ha reso più semplice e immediata la vendita dei propri contenuti online, assicurando anche quella dei contenuti per adulti.
Con un totale di 315,7 milioni di visite totali, OnlyFans ha visto crescere le proprie visite negli ultimi 6 mesi, tanto da arrivare a superare i 260 milioni. Secondo le statistiche della piattaforma, la maggior parte del traffico proviene dagli USA e, a seguire, da Regno Unito, Canada, Australia, Germania e Italia. Il pubblico di OnlyFans ha una netta dominanza maschile, che copre l’80% dell’audience della piattaforma, contro il 20% femminile.
L’età media degli utenti è divisa equamente tra il range 18-24 e 25-34, che ammontano rispettivamente al 30 e 31%. L’utilizzo scende poi progressivamente: la fascia 35-44 occupa il terzo posto con il 17%, mentre gli utenti con età compresa tra i 45 e i 54 anni sono l’11%. Per finire, 7% per la fascia 55-64 e 5% per gli over 65. Nonostante la percentuale diminuisca progressivamente, il pubblico di OnlyFans risulta essere particolarmente vario. I contenuti offerti dalla piattaforma riescono ad attirare gli utenti di qualsiasi età.
La richiesta di contenuti sex adult è sempre più alta e a testimoniarlo è la richiesta degli utenti della piattaforma inglese. La maggior parte degli iscritti su OnlyFans paga per avere contenuti adult, nonostante la piattaforma sia aperta alla condivisione di qualsiasi tipologia di contenuto. Segue la fruizione di contenuti legati al mondo dei videogame, dell’elettronica e delle tecnologie, fino ad arrivare a macrocategorie come lo streaming e la TV online.
Il trend si riflette anche sui topic più cliccati: al primo post troviamo le news, al secondo i contenuti legati al porn, dopo i quali vengono i video.
Per gli addetti del settore, va da sé che la paid search, tra i canali di marketing di OnlyFans, sia soltanto lo 0,01% del totale. La maggior fonte di traffico viene infatti dal Direct, che si assesta al primo posto dei canali con il 56%, seguito dalle raccomandazioni (18%) e dalla ricerca organica (11%).
In conclusione, il mercato del sex adult è in continua crescita a livello mondiale. Piattaforme come OnlyFans e Nabloo (considerata l’Onlyfans 2.0) hanno contribuito al boom di questo settore, offrendo agli utenti contenuti personalizzati e consentendo ai sex worker di lavorare in autonomia. I dati dimostrano l’enorme interesse e la diversità del pubblico che fruisce di contenuti per adulti, con una richiesta sempre crescente.
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